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Ave pubblica il taccuino di Bachelet a 35 anni dalla morte

Ave pubblica il taccuino di Bachelet a 35 anni dalla morte

Il 12 febbraio 1980 all’Università La Sapienza di Roma veniva ucciso dalle brigate rosse Vittorio Bachelet. A 35 anni dalla morte l’editrice AVE pubblica il “Taccuino 1964” a cura della moglie Miesi e dei figli Maria Grazia e Giovanni, che hanno scelto di condividere con noi questa preziosa eredità.

bachelet-taccuino-1964-3dPiccole e significative annotazioni si susseguono nell’agendina scritta da Vittorio Bachelet nel 1964, anno della nomina a presidente generale dell’Azione cattolica italiana, mentre con Paolo VI il Concilio Vaticano II volge al termine. Scorrendo le pagine riusciamo a riavvolgere il filo delle giornate fatte di incontri, appuntamenti attraverso l’Italia, riflessioni, pensieri. Si respira l’aria di una stagione decisiva per la storia della Chiesa italiana e del Paese.

Tra gli appunti troviamo i ricordi di Gobetti, papa Giovanni, De Gasperi , ma anche di tante persone semplici e di tanti responsabili incontrati andando su e giù per l’Italia, le veloci riflessioni sul ruolo della televisione, e le annotazioni di sentimenti e affetti familiari. Soprattutto cogliamo la semplicità della vita di un uomo intelligente, ricco di umanità e di humour, che affronta un incarico così impegnativo con la serenità di chi si affida totalmente a Dio.

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