Home / 18/19enni / Armida, raccontami!

Armida, raccontami!

 

Armida, raccontami!

la biografiaarmidabarelli sito

1882 — Armida Barelli nasce il 1 dicembre in una famiglia della laboriosa borghesia milanese; non è educata ai valori religiosi.

1895-1900 — in un collegio svizzero, a Menzingen, conosce e comincia ad amare il Signore.

1900-1908 — le possibilità e le occasioni di formare una propria famiglia si presentano più volte, ma sceglie una strada controcorrente: si impegna ad aiutare gli orfani e i figli di carcerati con l’amica Rita.

1910 — incontra una delle figure più significative della sua vita: padre Agostino Gemelli, medico e frate minore, con cui inizia una lunga amicizia.

1918 — il 17 febbraio, dopo un discernimento travagliato, accetta la proposta del Card. Ferrari di fondare a Milano la Gioventù femminile di Azione Cattolica (Gf), di cui ne diventa Presidente.

          — l’8 settembre incontra papa Benedetto XV, che le affida il compito di diffondere la Gioventù femminile in tutta Italia. Continua, nel frattempo, il suo lavoro nel Comitato Promotore per fondare un’Università Cattolica in Italia.

1919 — ormai ha chiara la sua vocazione: consacrarsi a Dio restando nel mondo. Il 19 novembre, con padre Gemelli, fonda in Assisi l’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo.

1920 — inizia l’Opera Missionaria della Gioventù Femminile a Sian-Fu, in Cina, a sostegno di una missione dei francescani e in aiuto a un gruppo di giovani donne che desiderano consacrarsi a Dio. Queste donne, tre anni dopo, danno vita  alla Congregazione religiosa delle Suore Francescane del Sacro Cuore, che esiste ancora oggi.

1921 — su richiesta di Armida, Benedetto XV manda a padre Gemelli la Magna Charta dell’Università Cattolica (Cum semper) e il 7 dicembre il card. Ratti inaugura l’Università, intitolata al Sacro Cuore per volere di Armida.

1927-28 — organizza l’Opera della Regalità di N.S. Gesù Cristo per diffondere la spiritualità liturgica e fondata su Cristo, quando ancora la messa era in latino e non favoriva la partecipazione dei fedeli.

1946 — è nominata vice-presidente generale dell’Azione Cattolica per un triennio.

1920-1950 — percorre in lungo e in largo l’Italia per diffondere la GF, che raggiunge un milione e cinquecentomila iscritte. Tra le macerie della prima guerra mondiale, il ventennio fascista, le bombe della seconda guerra mondiale, i mezzi di trasporto di fortuna e le strade insicure, Armida organizza convegni nazionali e internazionali, settimane sociali, pellegrinaggi, corsi culturali e formativi. Fino a formare, infine, le donne italiane al voto, concesso loro finalmente dopo secoli di esclusione.

1949 — Ida avverte i primi sintomi di una malattia che le impedisce di parlare, ma trova un lato positivo anche in questa situazione. La diagnosi è sclerosi bulbare, una malattia degenerativa del sistema nervoso. Vive nella fede, nella preghiera e nell’offerta per la futura Facoltà di Medicina e del Policlinico Gemelli a Roma.

1952 — il 15 agosto a Marzio, un paesino tra le montagne in provincia di Varese, muore. Ad accompagnarla, il parroco don Luigi Curti e tutto il paese. Inizialmente viene sepolta lì, poi verrà trasferita nella “sua” Università a Milano, accompagnata da tutta la Gioventù femminile di Azione Cattolica.

1962 — viene aperto il processo di beatificazione diocesano.

2022 — il 30 aprile, in Duomo a Milano, Armida sarà Beata.

 

bibliografia:

Dutto Maria, Armida Barelli in “Percorsi di santità”, Editrice Ave, Roma, 2004;

(a cura di) Ferrario Tiziana, una graphic novel di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, Armida Barelli – Nulla sarebbe stato possibile senza di lei, Franco Cosimo Panini editore, Modena, 2021;

(a cura di) Pandolfi Barbara, Vivi una vita piena – Armida Barelli scrive ai giovani, Editrice Ave, Roma, 2021.

 

“scopri il progetto Armida, raccontami!”
Scroll To Top