
Benvenuti nella sezione dedicata alla storia dell’Azione Cattolica! Scopri il cammino dell’associazione, dalle sue radici nazionali fino alla presenza viva e operosa nella diocesi di Vicenza. Un viaggio di fede, impegno e comunità che continua a ispirare generazioni.
1 gennaio, nasce la Società della gioventù cattolica vicentina con il Circolo di San Giuseppe.
Primo presidente è PIETRO TODESCAN; assistente ecclesiastico mons.d.GIO BATTA CAVEDON (provicario generale)
→ l’atto di fondazione venne inviato al Consiglio superiore di Bologna per aggregare questo gruppo alla Società della Gioventù Cattolica.
Nasce l’Opera dei Congressi con l’obiettivo di coordinare le attività delle associazioni laiche cattoliche italiane. La sede centrale dell’Opera si trova a Venezia e il primo presidente è il bolognese GIOVANNI ACQUADERNI, già presidente della Società della Gioventù Cattolica.
Il Circolo fonda il giornale settimanale con l’obiettivo di fornire una “soda e piana istruzione religiosa e morale”. Il primo numero esce il 12 maggio 1876.
Nella diocesi intanto nascono altri circoli come quello di Molina di Malo e di Bassano.
11 giugno viene pubblicata l’enciclica “Il fermo proposito”. Papa Pio X introduce nuove norme di azione e di organizzazione del movimento cattolico. Al posto dell’Opera dei Congressi nascono: -Unione popolare fra cattolici d’Italia -Unione economica e sociale dei Cattolici italiani -Unione elettorale cattolica italiana
L’Azione Cattolica diventa il principale strumento di contrasto al modernismo.
Il vescovo di Vicenza emana uno statuto dei circoli parrocchiali per la città di Vicenza. Ogni circolo concorre a costituire un’Unione giovanile vicentina con lo scopo di dirigere i circoli parrocchiali cittadini e aderisce alla Società della Gioventù Cattolica.
Sono gli anni di sviluppo della Società della Gioventù Cattolica a Vicenza
Il 26 settembre 1911 il vescovo Mons.FERDINANDO RODOLFI stabilisce che ogni parrocchia corrispondesse un contributo all’Azione Cattolica diocesana.
Viene fondato da DON LUIGI STURZO il Partito Popolare Italiano.
Ispirato alla dottrina sociale della Chiesa segna il ritorno organizzato dei cattolici alla vita politica italiana dopo il non expedit abrogato da Papa Benedetto XV.
Dopo l’armistizio si presta attenzione alla rinascita dell’Azione Cattolica
In questo periodo nasce la Gioventù Cattolica femminile ad opera di ARMIDA BARELLI la quale intuì l’importanza di mobilitare anche le masse femminili, militanza intesa come apostolato quotidiano.
28 ottobre, marcia su Roma: il Partito nazionale fascista mette in atto un colpo di stato che favorisce l’ascesa di Benito Mussolini al quale, il 30 ottobre, il re Vittorio Emanuele III affiderà l’incarico di formare un nuovo governo.
20 agosto, cerimonia della posa della prima pietra della croce sul monte Summano, progetto che risaliva al periodo precedente lo scoppio della Guerra e che fu rianimato dal vescovo RODOLFI. Visto il particolare momento storico che l’Italia stava attraversando in quel momento, al pellegrinaggio venne dato lo scopo di “implorare dalla Beata Vergine la cessazione delle lotte fraterne che insanguinano la nostra penisola ed il ritorno della pace cristiana tanto auspicata”.
Pubblicazione da parte di Papa Pio XI dei nuovi statuti dell’Azione Cattolica. Invito a tutte le iniziative del passato movimento cattolico a confluire nell’Azione Cattolica. Ai cattolici viene chiesto di astenersi dalla politica e di rafforzare il proprio legame e la propria obbedienza al clero e alla Santa Sede. In parallelo Papa Pio XI invita il clero a prendere le distanze del Partito Popolare Italiano in difficoltà a causa dell’avvicinamento del fascismo al Vaticano. Mussolini infatti sperava di poter raccogliere il consenso del movimento cattolico promettendo la salvaguardia della libertà d’azione della Chiesa nel Regno d’Italia. Tutto questo porterà alla firma dei Patti lateranensi l’11 febbraio 1929.
Si apre l’11 ottobre 1962 il Concilio Vaticano II, evento che muterà radicalmente la storia della Chiesa. L’inizio del Concilio vede l’Azione Cattolica organizzare, la sera stessa dell’11 ottobre, una fiaccolata – provvidenzialmente trasmessa in diretta sulle reti RAI – nella quale il Santo Padre, a braccio, proclama un discorso che farà storia, sulla tenerezza di Dio. Il Concilio si chiuderà l’8 dicembe 1965, e l’Azione Cattolica sarà in prima linea nell’attuazione delle sue direttive.
Vittorio Bachelet viene eletto presidente della giunta centrale di AC.
Viene emanato un nuovo statuto dove le sezioni minori vengono riunite nell’unica struttura dell’Azione Cattolica Italiana. Nasce ufficialmente l’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi), come attenzone educativa di giovani e adulti verso bambini e ragazzi.
Viene eletta la prima donna alla guida dell’Azione Cattolica Italiana, PAOLA BIGNARDI.
Viene aggiornato il nuovo Statuto e riscritto il Progetto Formativo.
L’Azione Cattolica redige il Manifesto al paese, un documento dove afferma i suoi valori non negoziabili, documento consegnato nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il 30 aprile 2017 l’Azione Cattolica Italiana ha festeggiato solennemente i suoi 150 anni, con Papa Francesco. Oltre 100.000 persone hanno riempito una Piazza San Pietro stracolma di gioia, felicità, bandiere dell’AC. Tra i tanti messagio che Papa Francesco ha donato ai presenti, sottolineamo l’esortazione: “Azione Cattolica, vivi all’altezza della tua storia!”. Molto nutrita e vivace la delegazione vicentina!
Il 9 settembre 2018 l’Azione Cattolica vicentina festeggia i suoi 150 anni! Una folla vivace e colorata riempie il parcheggio e gli spazi del Centro Onisto, per andare “Dalla storia in poi!” come dice lo slogan della giornata. Giovanni Bachelet, Paola Tessarollo, Adele Beltrame sono tra gli ospiti che arricchiscono la giornata. Il lancio di 150 palloncini alla fine della Santa Messa conclude la festa con un invito simbolico a continuare il cammino, insieme.
L’8 maggio 2022, nella splendida cornice del Teatro Comunale di Vicenza, per la prima volta in italia con questo format, fanno festa oltre 900 adultissimi. “Che storia, che festa!” è il titolo di un pomeriggio dove tra ricordi di storie, volti, fatti, aneddoti, simpatia con l’Anonima Magnagati, l’AC vicentina ha sperimentato in pienezza il valore dell’essere famiglia.
Il 18 settembre tutta l’associazione vive la grande Festa-Pellegrinaggio al Monte Summano, in ricordo del centenario della posa della prima pietra della croce sulla cima del monte Summano.
Partecipano oltre 2500 persone, dai bambini dell’ACR agli adultissimi. L’evento passa alla storia anche per i quasi cento “santi della porta accanto”, ovvero i testimoni associativi abbinati alle parrocchie e i cui tratti sono ricordati dagli stendardi che, come un grande abbraccio, accolgono la folla di fedeli saliti a piedi fino al Summano.