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Ricordare il passato, immaginare il futuro: “Dammi 3 parole”!

Ricordare il passato, immaginare il futuro: “Dammi 3 parole”!

Dammi 3… foto!

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Grande partecipazione e grandi emozioni nella serata “Dammi 3 parole”, in cui l’Ac vicentina ha voluto rileggere il proprio cammino degli ultimi quarant’anni a partire dalle esperienze dei presidenti diocesani che si sono succeduti alla guida dell’associazione. Tre parole ciascuno per dire la storia, i volti, le esperienze della nostra associazione diocesana, e tanti attuali responsabili in ascolto, pronti a ridare slancio e concretezza alle parole chiave di una storia che conduce fino a noi, oggi.

L’attuale presidente Caterina Pozzato chiarisce che “non si tratta affatto di un’operazione nostalgia, quanto piuttosto di un’operazione gratitudine. Fare memoria del percorso fatto e rileggerlo ci aiuta a gustare un’identità e ad orientare una prospettiva”.

Comincia Fernando Cerchiaro, presidente 1976-1986, che racconta la sua esperienza a partire dalle parole concilio, memoria, testimonianza.

La presidenza (1986-1992) di Enrico Tuggia, che non ha potuto essere presente, è stata inglobata nel racconto di Paola Tessarolo, presidente 1992-1995, che ha scelto vocazione, fraternità, bisaccia.

Gino Lunardi, presidente dal 1995 al 2002 è intervenuto con un video raccontandoci: spiritualità, laicità, ministerialità.

È toccato poi a Lauro Paoletto, presidente dal 2002 al 2008, e alle sue parole: volti, strumenti, comunione.

A concludere la carrellata è Lucio Turra, presidente dal 2008 al 2014, che ha raccontato le parole (3+1): persone, presenza, progettazione, percorsi.

C’è stato poi tempo per ascoltare alcune parole chiave dell’assemblea – termini preziosi e ricchi di significato che rimandano a un’esperienza associativa viva e radicata, che ci giunge in eredità e ci chiama ad accoglierla e a viverla oggi – e per le suggestioni che gli ex-presidenti hanno lanciato pensando a ciò che l’Ac è chiamata a vivere nel futuro prossimo: fedeltà creativa, ricerca, fiducia, apertura.

Questo il racconto sintetico, in attesa di approfondirlo ulteriormente nel prossimo numero di Coordinamento, e nella certezza che questa serata troverà ancora eco nel cuore e nella vita associativa di molti!

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