Home / Educatori / Cos’è il GEA?

Cos’è il GEA?

Cos’è il GEA?

L’acronimo GEA sta per Gruppo Educatori Animatori. L’Azione Cattolica Vicentina, rivolge un’attenzione speciale a questo gruppo che si colloca in un contesto articolato e ricco.

Gli orizzonti di una scelta

Gli orizzonti di una scelta

Ci troviamo nel cammino decennale della Chiesa italiana (2010-2020), che i nostri vescovi hanno dedicato al grande tema dell’eduzione con gli orientamenti Educare alla vita buona del vangelo.

Si è celebrato appena un anno fa il convegno delle Chiese del Triveneto “Aquileia 2”; il tema del primo ambito del convegno era formulato così: “Una nuova evangelizzazione del Nord-Est”.

Si è da poco concluso l’Anno della Fede, indetto da papa Benedetto XVI a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II; il papa, nella lettera Porta Fidei, aveva precisato il senso di questa proposta fatta a tutte le Chiese del mondo: “un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo”.

In questo orizzonte ampio, complesso e appassionante l’AC Vicentina ha scelto di dare un’attenzione particolare e una cura speciale alla formazione di quanti nella comunità cristiana svolgono un servizio educativo.

L'educatore/animatore nel Progetto formativo

L'educatore/animatore nel Progetto formativo

Il progetto formativo di Ac Perché sia formato Cristo in voi ci aiuta a riscoprire il senso profondo del servizio di educatore nel contesto della comunità cristiana:

L’educatore/animatore è innanzitutto un testimone: della fede che comunica, della Chiesa di cui è parte, dell’associazione cui aderisce. Per questo è impegnato ad aver cura della propria fede, a crescere insieme alle persone che gli sono affidate. Egli vive con intensità il cammino della sua comunità ecclesiale e ha fatto dell’Azione Cattolica una scelta motivata e decisa; ha compiuto un personale cammino di fede e ha operato scelte importanti: di vita, di studio, di professione. La sua credibilità passa attraverso un’esperienza che personalmente vive con convinzione e con consapevolezza. Per questo non può avere meno di 18 anni e deve aver maturato una scelta stabile di vita cristiana.

(Azione Cattolica Italiana, Perché sia formato Cristo in voi, Ave 2004, p.104) 

Alla luce di queste premesse, vogliamo mettere a fuoco alcune attenzioni, alcuni impegni che vogliono caratterizzare i Gruppi educatori/animatori dell’Azione Cattolica Vicentina.

I desiderata del GEA

I desiderata del GEA

Ci sta a cuore fissare a mente e tenere a cuore alcune attenzioni e alcuni “Desiderata” per il Gruppo Educatori Animatori (Gea):

  1. Il Gea deve esistere e darsi appuntamento. Là dove ci sono educatori e animatori, essi devono ritrovarsi, incontrarsi, costituirsi in gruppo. Questo, da un lato per evitare la dispersione e il “fare l’animatore a titolo personale”, dall’altro per sottolineare che è una comunità che educa, in virtù del mandato ricevuto dalla comunità cristiana. Laddove lo si ritiene opportuno il Gea può essere costituito dagli animatori di più parrocchie, nel contesto dell’unità pastorale o a livello interparrocchiale.
  2. Il Gea è un luogo unitario in cui si incontrano insieme educatori Acr e animatori dei Giovanissimi. Se c’è l’occasione, valorizzare la partecipazione anche dei coordinatori dei gruppi Adulti.
  3. Il Gea è un luogo di formazione e condivisione. Ci si incontra per crescere nell’ascolto della Parola di Dio, nel leggere insieme le esperienze di servizio educativo e nella fraternità, valorizzando anche momenti conviviali in cui si sta insieme in modo gratuito.
  4. Il Gea approfondisce la propria identità. Il Gea trova radici e fondamenta nel Progetto formativo di Ac Perché sia formato Cristo in voi. Lasciarsi accompagnare da questo testo è un’ottima occasione per riscoprire l’identità dell’associazione e la fisionomia del laico credente che diventa discepolo e testimone di Cristo Risorto.
  5. Il Gea si fa accompagnare da uno o più coordinatori che si prendono cura del cammino del gruppo. È importante che queste figure abbiano alle spalle un buon percorso di fede.
  6. Il Gea è in dialogo con la Presidenza perché è espressione dell’associazione. Alla Presidenza deve stare a cuore l’impegno educativo del Gea e il cammino personale degli educatori-animatori.
  7. Il Gea educa all’interno della Comunità cristiana, pertanto si relaziona e confronta con il Consiglio pastorale.
  8. Il Gea delinea il proprio percorso e individua a inizio anno il calendario degli incontri, stabilendone gli obiettivi, i contenuti e le modalità. Solo una programmazione condivisa e fatta per tempo permetterà di tenere insieme un cammino di spiritualità e formazione, oltre che di servizio.

Introdurre una persona nel servizio educativo significa anche accompagnarla a fare unità tra le esperienze formative che vive, tra le dimensioni diverse della sua vita, tra le tante “formazioni” possibili (in quanto giovane, in quanto fidanzato, in quanto educatore, in quanto universitario, in quanto lavoratore…). Formare degli educatori significa anche accompagnare la fatica di una sintesi, sia nel rapporto tra fede e vita, sia nell’equilibrio tra esperienza associativa e servizio.

(Azione Cattolica Italiana, Pietre vive, Ave 2009, pp. 34-35)

Scroll To Top