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Ritorno a scuola: la voce del Msac vicentino

Il Msac vicentino (Movimento Studenti di AC) tramite la “penna” della segretaria Mariasole Maggiolo offre un semplice ma prezioso contributo sul dibattito odierno che ruota attorno al mondo scuola. Le riflessioni, frutto di una condivisione interna al gruppo, vengono offerte a beneficio di tutti, partendo proprio dall’esperienza degli studenti. Di seguito il testo diffuso.

Manca poco meno di un mese al rientro a scuola e, tra gli studenti si diffonde un clima di ansia e preoccupazione, misto a speranza e tante aspettative.

L’esperienza della Didattica a Distanza, vissuta durante lo scorso anno scolastico, ha fatto percepire la scuola in un modo del tutto nuovo e le opinioni a riguardo sono molteplici.

C’è, infatti, chi ritiene che questa modalità, se bene eseguita e con delle regole, sia un buon modo per seguire le lezioni in tempo reale, permettendo agli studenti di intervenire e di mantenere il contatto con la scuola durante questo periodo particolare di quarantena.

C’è anche chi la ritiene molto limitata poiché stare seduti per ore davanti ad uno schermo è stancante e rende difficoltoso concentrarsi, in più essendo nella propria stanza le distrazioni aumentano.

Gli studenti, inoltre, durante il periodo della quarantena, hanno sentito molto la mancanza del contatto diretto e dello scambio libero di pensieri con i compagni e i professori.

La voglia di tornare tra i banchi di scuola è, infatti, molta ma accompagnata da timori, generati dalla mancanza di norme e decisioni sicure per mantenere la struttura scolastica un luogo sicuro e prevenire la diffusione dei contagi all’interno di essa e delle famiglie coinvolte.

È importante, inoltre, considerare i trasporti in quanto sarebbero poco efficienti le norme di distanziamento sociale scolastiche se poi gli alunni si ritrovano in autobus o in corriere con numero di persone al limite dell’eccessivo.

La soluzione migliore a parere degli studenti sarebbe quella di alternare didattica a distanza con le lezioni in presenza, in questo modo le ore davanti al computer si ridurrebbero come quelle da passare indossando la mascherina.

Risulterebbe così per i professori più facile gestire la classe con la quale avere un riscontro immediato e la possibilità di effettuare valutazioni oggettive.

In conclusione la speranza di tutti è quella di poter tornare a scuola con la consapevolezza che sia gli studenti e le rispettive famiglie siano tutelati in tutti gli aspetti della loro quotidianità.

Mariasole Maggiolo – Segretaria del Movimento Studenti di Azione Cattolicavolantino-msac-congresso-copertina-600x348

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