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Giuseppe Lazzati a trent’anni dalla morte

Trent’anni fa, il 18 maggio 1986, alle prime luci del giorno di Pentecoste, moriva Giuseppe Lazzati, padre costituente, giornalista, dirigente di Azione cattolica, docente e rettore dell’Università Cattolica, ma, soprattutto, appassionato educatore delle coscienze dei giovani – dei giovani vicentini, in particolare – e cercatore di Dio.

Ai giovani prospettava traguardi alti, senza sconti, ma con dolcezza e rispetto della libertà; a tutti il dovere di concorrere a costruire la città dell’uomo, sapendo distinguere il piano dell’azione ecclesiale da quello dell’azione politica, distinzione necessaria per non separare fede e vita.

Nella sua operosa esistenza, che ha conosciuto anche l’esperienza del campo di concentramento e dolorose incomprensioni, ha rivelato i caratteri di una santità vissuta dentro e attraverso l’esercizio delle responsabilità professionali, civili, sociali.

Lo ricordiamo con la frase scolpita nella sua tomba all’Eremo di San Salvatore, che ben riassume la sua tensione spirituale: Il cristiano è nel tempo rivelazione del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

A chi volesse conoscere o approfondire la figura di Lazzati e la sua testimonianza, suggeriamo le lettura del libro di Luciano Caimi edito da Ave (clicca qui).

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