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Elezioni europee: andare al voto per non alimentare i venti populisti e antieuropei

Elezioni europee: andare al voto per non alimentare i venti populisti e antieuropei

In occasione della prima riunione del nuovo Consiglio nazionale dell’Ac, eletto dalla recente XV Assemblea nazionale, l’Azione cattolica italiana in vista del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, con la nota «INSIEME IN EUROPA. Rilanciare il “sogno” europeo per ridare speranza e futuro agli europei», invita i suoi aderenti e tutti i cittadini a partecipare in modo consapevole, informato e motivato, alle elezioni del 25 maggio. La posta in gioco è troppo importante per lasciare che i venti populisti e antieuropei abbiano la meglio. Il protagonismo democratico, che è uno dei diritti ma anche un dovere dei cittadini, è quanto mai necessario per rinnovare e rilanciare quel progetto politico comunitario che ha dato molto all’Europa nella seconda metà del XX secolo e ancora di più può dare all’Europa e al mondo del XXI secolo.

La sintesi del documento

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In Europa siamo titolari di un’ampia sfera di diritti, nuovi ed ulteriori rispetto a quelli nazionali, in quanto lavoratori, imprenditori, consumatori, viaggiatori, cittadini.

In Europa vi sono le risorse e gli strumenti per fornire una risposta efficace alla crisi, capace di salvaguardare il sistema della moneta unica e, al contempo, di stimolare la crescita e l’occupazione, di produrre redditi per le imprese e per le famiglie, di garantire maggiore sicurezza sociale. Solo allora la crisi potrà dirsi superata e l’intera costruzione europea potrà dirsi salva.

È necessario che i popoli e gli Stati membri dell’Unione Europea ritrovino uno slancio comune per affrontare e risolvere i “punti deboli” che traspaiono dalla costruzione comunitaria.

La distanza che si è progressivamente venuta a creare tra i cittadini dei 28 Paesi aderenti e le istituzioni di Bruxelles e di Strasburgo potrà essere colmata mediante l’evidenza di risultati concreti che rendano – agli occhi dei giovani, delle donne e degli uomini del continente – necessario e irrinunciabile il livello di governo europeo, in una naturale e proficua collaborazione con i sistemi democratici nazionali.

L’Azione cattolica italiana (che è parte del Fiac, Forum internazionale di Ac, uno degli strumenti con i quali l’associazione si apre alla dimensione mondiale) ha storicamente condiviso il “sogno” europeo, facendo propri gli esempi di tanti laici politicamente impegnati, gli insegnamenti della Chiesa cattolica e il magistero dei Papi, rivolti all’edificazione di un’Europa della vita, dei valori, della pace, della giustizia sociale.

L’occupazione, la promozione di un modello socio-economico sostenibile, la tutela della salute umana e dell’ambiente, una gestione equilibrata delle migrazioni, il nodo della sicurezza strettamente connesso con i diritti dei popoli (basti pensare a quanto accade in questo periodo in Ucraina, in Siria, sulla sponda meridionale del Mediterraneo…), la cooperazione con i Paesi poveri nei diversi continenti: sono alcune delle nuove frontiere che attendono un’Europa rinnovata nelle sue istituzioni, solidale, lungimirante perché orientata verso il futuro. Per queste ragioni l’Azione cattolica, in vista del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, invita i suoi aderenti e tutti i cittadini a partecipare in modo consapevole, informato e motivato, alle elezioni del 25 maggio. La posta in gioco è troppo importante per lasciare che i venti populisti e antieuropei abbiano la meglio. Il protagonismo democratico, che è uno dei diritti ma anche un dovere dei cittadini, è quanto mai necessario per rinnovare e rilanciare quel progetto politico comunitario che ha dato molto all’Europa nella seconda metà del XX secolo e ancora di più può dare all’Europa e al mondo del XXI secolo.

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