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Con dolcezza e con rispetto, e con corretta coscienza cristiana

In questo straordinario 18 maggio 2020 ricorre anche l’anniversario della morte  del venerabile Giuseppe Lazzati, che lasciava questo mondo alle prime luci del giorno di Pentecoste del 1986.  Padre costituente, dirigente di AC, stimato professore, infaticabile educatore dei giovani: a lui l’Azione cattolica vicentina è stata molto legata e alla sua testimonianza deve molto. Un cristiano che, come disse il cardinal Martini, “ha saputo dare ragione della su fede nel Signore Risorto con dolcezza e con rispetto, e con corretta coscienza cristiana. Nei confronti non soltanto della città dell’uomo, ma della stessa comunità cristiana”

Ancora una volta vorrei  esprimere gratitudine per la sua esistenza e per aver avuto la gioia di ascoltarlo e incontrarlo. Mi colpiva l’intensità e la luminosità dello sguardo. Come mi è capitato di dire ancora, m’è parso di trovarne la fonte quando all’eremo di San Salvatore, da lui trasformato in luogo di spiritualità per i giovani, ho letto la scritta posta sulla sua tomba: Il cristiano è nel tempo rivelazione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, sintesi della sua spiritualità laicale.

Nella sua operosa esistenza, di cui noi abbiamo avuto un testimone d’eccezione nel carissimo Momi Bevilacqua, ci ha rivelato i caratteri di una santità vissuta dentro e attraverso l’esercizio delle responsabilità professionali, civili, sociali, conservando intatto l’amore per la Chiesa, amata come Madre. Ci ha insegnato a costruire la città e ad essere fedeli al mondo, a coltivare l’umanità senza essere mondani.

Caterina Pozzato

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