* Sesto protagonista del nostro cammino di riscoperta dei testimoni di santità legati all’Azione Cattolica vicentina.
Antonio Damini. L’Azione Cattolica compagna di vita
Tante sono le persone che ci hanno preceduto e che hanno vissuto i valori dell’Azione Cattolica. Antonio Damini li ha anche portati all’estero.
Nasce a San Giovanni Ilarione il 5 agosto 1926, respira già dall’infanzia i valori cristiani che papà Aristide e mamma Augusta trasmettono a lui e ai suoi sette fratelli. Fin da piccolo entra a far parte dell’Azione Cattolica con entusiasmo, come tanti bambini del tempo. Crescendo, sente il desiderio di trasmettere la sua esperienza agli altri e con Agnese, oggi suor Alda, si impegna nell’animazione dei ragazzi, seguendo il gruppo degli aspiranti. Quei ragazzi, oggi uomini, ricordano ancora il suo entusiasmo contagioso e il suo impegno. Antonio crede molto nella preghiera e invita tutti a praticarla. Il motto “Preghiera Azione e Sacrificio” guida e accompagna costantemente il suo cammino.
In paese il lavoro non c’è e Antonio, come molti giovani del tempo, a 24 anni emigra in Francia, a Solaine, e poi raggiunge il fratello in Belgio, a Charleroi, dove inizia il duro lavoro in miniera.
Anche se il lavoro è pesante, non perde mai la Messa domenicale e sente l’esigenza di fondare un gruppo di Azione Cattolica tra gli amici minatori con l’aiuto del sacerdote che segue i migranti; la fiamma dell’Azione Cattolica non si spegne, anzi sembra motivarlo ogni giorno nelle attività quotidiane. Inizia anche la sua devozione particolare a Santa Barbara, protettrice dei minatori. I compagni minatori lo chiamano “il grande Antonio” per la sua continua disponibilità ad aiutare tutti durante i lunghi turni di lavoro e ad accogliere i nuovi lavoratori, cercando di farli sentire a casa.
Nel 1956 Antonio è in Italia quando scoppia l’incendio a Marcinelles e parte subito per poter partecipare ai funerali degli amici minatori.
Nello stesso anno sposa Luigina e con lei torna in Belgio, dove nasce Luciana. Purtroppo poco dopo la moglie muore. Successivamente Antonio si risposa con Gemma; nasce Luigi, e nel 1970 con la famiglia torna in Italia. Qui continua il suo impegno in Azione Cattolica. Viene eletto presidente parrocchiale e questo impegno dura per 25 anni. Tutti i venerdì partecipa agli incontri degli uomini, allora tenuti dal parroco, impegnandosi in parrocchia con generosità. Antonio ama la vita e la famiglia, e si prodiga per tener saldi i rapporti con i famigliari e gli amici. Era solito salutare le persone con questo augurio “ Serchemo de volerse ben!”…augurio che ancor oggi risuona nella mente e nel cuore di chi lo ha conosciuto.
Nel 1979 perde anche Gemma in un tragico incidente, ma non si sentirà mai solo. E’ solito ricordare a tutti “Solo la fede mi ha aiutato a superare i momenti difficili della mia vita…” Fede che ha trasmesso a figli e nipoti.
La sua famiglia e l’Azione Cattolica lo accompagnano fino al 28 ottobre 2012, quando si spegne circondato dai suoi cari.
Antonio non ha fatto cose straordinarie, la sua vita è stata come quella di tanti uomini e donne del suo tempo: dura, faticosa, spesso lontana da casa, spesso costellata di disgrazie e dispiaceri… la differenza è che ha sempre tenuto fede ai suoi impegni di uomo e cristiano, trovando nell’Azione Cattolica modo per esprimere la particolare sensibilità e attenzione verso gli altri che aveva nell’anima.
Azione Cattolica Santa Caterina in Villa
(Montecchia di Crosara)