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Portiamo il coraggio della speranza

Portiamo il coraggio della speranza

2020-2023 – Dino Caliaro, nominato Presidente dell’Ac vicentina dal Vescovo mons. Beniamino Pizziol per il nuovo triennio, saluta l’Associazione.

 

Cari lettori e amici di Ac. Non mi sarei mai aspettato di scrivere sul nostro caro Coordinamento queste righe di saluto, in qualità di nuovo Presidente diocesano della nostra associazione vicentina. Pur avendo una discreta storia associativa alle spalle, anche con incarichi di responsabilità a vari livelli, l’invito che il nostro Vescovo Beniamino e la Presidenza uscente (che ringrazio per la fiducia) mi hanno fatto affinché accettassi di guidare l’associazione nel triennio 20-23 non era stata da me sicuramente messa in preventivo.

Penso che tutti noi abbiamo sperimentato, nella nostra vita, come Dio ci sorprenda continuamente, con delle chiamate non solo inattese, tantomeno cercate; e che magari giudichiamo pure immeritate. Tanto più se siamo già “pieni” dei nostri progetti… eppure, per dirla alla Woody Allen, “Se vuoi far ridere Dio, raccontagli i tuoi, di progetti”.

Con la serenità e la “speranza certa” di chi si sente amato e accompagnato pur nell’imprevedibilità della vita e delle proprie scelte, iniziamo quindi insieme questo triennio, che sarà bellissimo: non tanto perché tutto andrà bene, non solo perché faremo tante cose, non perché risolleveremo i numeri delle adesioni alla nostra associazione (tema quanto mai delicato e importante) ma sarà bellissimo se faremo esperienza di Vangelo, di lieta notizia, di annuncio di Cristo Risorto nelle nostre comunità, nei nostri gruppi, nei nostri territori, in mezzo alle persone che condividono la nostra fede, come pure con coloro con i quali magari facciamo più fatica a relazionarci.

Faccio mie le parole a me molto care del nostro amato Vittorio Bachelet, che esortava i soci di Ac a “portare il contagio della speranza” al mondo e nel mondo; ma non la speranza umana, che talvolta si riduce all’ingenuo ottimismo, ma la fiducia nel Signore che viene dalla fede in Lui. Certo, siamo ben consapevoli che troveremo difficoltà, timori, motivi di scoraggiamento.

Lo stiamo già sperimentando in queste settimane, dove registriamo come purtroppo alcune comunità parrocchiali vivono delle forti “resistenze” al desiderio, auspicato da tanti, di ricominciare le attività in parrocchia, comprese le nostre proposte educative ed associative. Credo condividiamo tutti il pensiero che le lamentazioni e la rassegnazione non siano il frutto dello Spirito, ma subdole tentazioni che mortificano lo slancio missionario ed apostolico che ci appartiene, in quanto cristiani e associati.

Per questo invito tutti a vivere questo inizio di triennio con gioia e con fede: è l’ora della speranza! Insieme a questo auspicio, mi sento in dovere di esprimere il mio grazie più sincero per il lavoro, la testimonianza e il servizio (parola che quest’anno ci risulterà particolarmente cara) che ciascuno di voi vive nelle proprie comunità locali.

Fare Azione Cattolica non vuol dire solo collaborare per il dinamismo pastorale della parrocchia, del vicariato o della diocesi, ma sentirsi ed essere corresponsabili del compito di salvezza che Cristo ha affidato alla Chiesa e a ogni battezzato.

Questo comporta la capacità e la necessità di tradurre il nostro impegno in proposte concrete, capaci anche di essere di richiamo per altri cristiani che come noi desiderano impegnarsi e servire l’annuncio del Vangelo, o per coloro che si considerano fuori dalle nostre comunità, ma che possono scoprirsi amati da Dio anche attraverso il nostro esserci e il nostro fare.

È questo un compito di tutti, nessuno escluso: con questa consapevolezza iniziamo questo triennio che sarà, appunto, bellissimo!

 

Dino Caliaro

 

 

 

 

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